agriturismo gessi calatafimi segesta
loghi social
  • Agriturismo GessiTerritorio di Calatafimi Segesta
  • Agriturismo GessiUna struttura aperta nel 2016
  • Agriturismo GessiUn ristorante a vostra disposizione
  • Agriturismo GessiIn un territorio unico nel agro di Calatafimi Segesta
  • Agriturismo GessiCamere con tutti i servizi
Agriturismo Gessi1 Foto 022 Foto 033 foto_044 Foto 055
CSS Carousel by WOWSlider.com v4.8
last minute

prenota on line
eventi

 

 

 

scopello
scopello i faraglioni

Scopello è forse il luogo più suggestivo e pittoresco dell'intero golfo di Castellammare. E' un piccolo borgo sorto verso la fine del settecento attorno al baglio, sul sito di un precedente casale arabo. In basso, nella stupenda cala limitata dai faraglioni e protetta da vecchie torri di avvistamento, si trova la tonnara, conosciuta da tempo immemorabile (è citata in documenti del 1200) ed attiva fino a pochi anni addietro, con il baglio, gli edifici e i magazzini.
Vi si giunge da Castellammare percorrendo la statale 187 per Trapani, imboccando la deviazione al Km 32.4, passando davanti alla baia di Guidaloca sulla quale si erge una torre cilindrica cinquecentesca. Il nome Scopello deriverebbe dal greco "scopelos" (scoglio), dal latino "scopellum" (scoglio) e dall'arabo "iscubul iactus" (scoglio alto).
Abitata sin dalla preistoria (reperti rinvenuti nelle grotte dell'entroterra documentano la presenza umana a partire dal Paleolitico), la zona era conosciuta da tempi antichissimi per l'abbondanza dei tonni che si pescavano nel suo mare, tanto da essere chiamata dai greci "Cetaria" cioè "terra dei tonni".
Gli Arabi vi fondarono un casale abitato da pescatori e pastori e, nel 1235, Federico II di Svevia, dopo averlo annesso con tutto il feudo alla città di Monte San Giuliano, ne concesse la proprietà ad un gruppo di coloni Piacentini che, però, lo abbandonarono presto a causa delle continue incursioni piratesche. In quei secoli, infatti, i pirati che infestavano il basso Mediterraneo, usavano la baia di Scopello come base per le loro scorrerie: ormeggiando le navi a ridosso dei faraglioni risultavano praticamente invisibili dal largo.
Le torri danno al paesaggio un alone di mistero ed un fascino che mescola insieme natura e storia. Risalgono a epoche diverse e facevano parte di un sistema di difesa e di comunicazione distribuito lungo tutto il perimetro della Sicilia: comunicando tra esse di notte per mezzo di fuochi e di giorno con fumo, si poteva informare in pochissimo tempo tutta l'Isola di qualsiasi notizia di carattere militare. La più antica, probabilmente edificata dagli Arabi a protezione della tonnara, è quella che si erge sul faraglione un tempo collegato alla terraferma, a cui si accedeva forse con un ponte o con una scala intagliata nella stessa roccia.